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non sentite di perdere la memoria ultimamente?

Ultimo Aggiornamento: 13/04/2010 19:49
13/02/2007 22:36
sò che sembra una domanda stupida ma non credo affatto lo sia, poi vi rileverò il perchè.

13/02/2007 22:39
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Hehehe [SM=g27828] Mah.... io ho sempre 'sofferto' di memoria corta, a volte mi trovo in un ambiente senza ricordarmi il perchè sono lì... ma, ripeto, è da un sacco di tempo che mi succede e penso sia normale no?
Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire...
13/02/2007 22:57
Post: 141
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pure a me capita spesso.....non ci vedo niente di strano...
13/02/2007 23:18
Post: 450
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non saprei.... ogni tanto al lavoro mi dicono avvisa questo, poi mi scordo che sto facendo altre 3000 cose,poi 2 volte a mattina e 2 a pome vengo sul forum, non ti saprei die, però non penso che ho perdita di memoria
14/02/2007 02:17
Post: 209
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eccome! anche io mi sono posta sta domanda perche mi rendo conto di dimenticare molte cose anche mentre le faccio....
come se il mio cervello ad un certo punto facesse reset e poi dopo pochi istanti torna tutto!
14/02/2007 08:56
Post: 451
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è vero!!!
14/02/2007 11:32
anche a me da parecchi mesi, ma le cose vicine (e in fondo quelle che mi interessano meno) mi sono spaventata un po' quando ho sentito nominare il nome di uno stato e proprio non ne capivo il significato, cioè non è che non sapevo dove situarlo sulla cartina mondiale (questa non sarebbe una novità), ma proprio non aveva nessun senso la parola in se. Sono grave?
14/02/2007 13:32
parecchio tempo fà lessi su questo sito l'esperienza drammatica di un tizio che aveva mangiato dei biscotti alla cannabis, sostanza della quale non aveva mai fatto uso.
mi aveva colpito il fatto che questa persona ad un certo punto cominciò ad avere dei grossi vuoti di memoria: "For a minute I didn’t know where I was [...] At the junction for town I indicated to show other motorists that I was turning left when I realised with a jolt that I didn’t know how to drive a car properly anymore, I didn’t know the first thing about driving cars anymore, even though I was an experienced driver, even though I’d performed this same simple manoeuvre at least a million times previously.
Sensing that something was far wrong, [...] I brought the car to a complete halt and asked my wife if she wouldn’t mind driving instead.[...] Not very long after this, in other words about two and a half miles away on the other side of town, I began to realise that my surroundings seemed oddly unfamiliar, almost as though I were a stranger in town who had never been there before, even though it was where I had lived for the past three or four years [...] and I realised without the slightest concern in the world that I couldn’t drive now, even if I wanted to [...] Certainly I seemed to recall the car as belonging to me, just as I seemed to recall the driver of it as a woman whom I knew, but only very vaguely and, had I felt like asking for confirmation of her identity, [...] I discovered (or re-discovered) that I had lost the ability to express my opinions, suddenly it seemed like such an incalculably enormous effort not only to form an opinion but also to express it verbally and so, in the end, I offered this strange woman who looked vaguely familiar a non-committal grunt, [...] I realised how the human brain, though at first sight infinitely complex and ultimately enigmatic, was in fact nothing more than a very clever learning machine, [...]
For example, let’s say I saw another woman walking towards us, a very beautiful and very sexy young woman with gorgeous skin and silky, shoulder-length hair, in other words somebody I would shag the pants off immediately at the drop of a hat, given the chance, present married status notwithstanding. So there’s this gorgeous-looking young woman approaching us, and the second I see her I can visualise this organic process switching on inside my brain, an organic disc that slides gently into its proper place inside the brain, the title of which might read: How I Have Learned To Respond To Somebody I Find Sexually Attractive. [...]"
h0 trovato anche molto interessante la sua interpretazione del funzionamento del cervello.
" Another surprising thing I noticed thanks to the psychoactive effects of cannabis was how the brain is divided into two distinct parts, one where basic ideas are generated, another where each of those ideas may be given expression. For example, let’s say I notice this beautiful young woman (not necessarily my wife) approaching me in town. I see her, and the image of her registers deep inside the cortex of my brain, to which the brain responds with its learned, deeply-ingrained behavioural responses. Thus, an idea is generated inside my brain which may be entitled I Would Like To Shag The Pants Off Her, but for this idea to be expressed in my mind as a verbal statement or given recognition as such, it would be necessary for the idea to travel to a different part of the brain, call it The Centre In The Brain For The Registry Of Important Ideas Or Concepts.

In other words I would be unable to express this in terms of actual thought unless the information could pass from one part of the brain to the other, and to facilitate this journey I understood the brain’s absolute requirement for a certain chemical agent (unknown identity) which, due to the effects of various psychoactive compounds in the cannabis I’d ingested, was rendered temporarily unavailable in the brain, henceforth I experienced the inability to express my thoughts in such a way as I had taken hitherto for granted, otherwise I might never have noticed this important physiological phenomenon to begin with. Undoubtedly I noticed a definite gap between understanding and thought. Perhaps this is what certain members of the scientific community refer to as bicamerality of the brain? [...]"


richiamando alla memoria gli scritti di d. icke si potrebbe dedurre che la cannabis in questo caso aveva fatto temporaneamente scollegare il cervello di questo tizio dal matrix in cui siamo imprigionati.
essendo secondo icke il mondo un illusione, lo sono forse anche i nostri ricordi?
tornando alla cannabis, questo strumento che veniva utilizzato per viaggiare in altre dimensioni dagli antichi (tempo degli antichi e dei grandi uomini = krita yuga). che oggi ci venga vietato perchè non siamo ancora pronti? (il periodo in cui viviamo si chiama kali yuga = il tempo ultimo della sofferenza e degli uomini piccoli).

un bambino si fà male col fuoco, no?

se il salto quantico però non è una cavolata, ed il cambio di realtà stà iniziando veramente quest'anno, ci dobbiamo aspettare lo svanimento dei nostri ricordi?
mi viene da pensare alle persone anziane, nei loro ultimi giorni di vita. quando arrivano a quel punto cominciano, i nostri nonni, cominciano a perdere al memoria, forse per facilitare il trapasso a vita migliore.
vuoi che dopo tutto quello che succederà, noi non ci ricorderemo più niente del matrix in cui eravamo imprigionati?
del resto, voi vi ricordate di aver vissuto prima di questa vita?

qualcuno sorriderà ora, leggendo che ultimanente quando mi lavo i denti, a volte devo ricominciare daccapo perchè non mi ricordo a che punto sono arrivato.

beh, dopo questo miscuglio disordinato di idee spero di essere stato chiaro, non è molto facile esserlo. a voi le deduzioni



14/02/2007 13:50
ma io il passato lo ricordo benissimo, a volte anche troppo, ricordo cose di quando camminavo appena. E ultimamente non ho difficoltà a "rivedere" persone del passato. Un nome e rivedo la persona, i tratti del viso, i modi di fare e soprattutto cosa diceva.
Devo fare testamento? La Bibbia la lascio a Steve

[Modificato da Beate 14/02/2007 13.51]

14/02/2007 13:50
Post: 96
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considera anche il fatto che ci stanno inondando di alluminio con le scie chimiche e questo ha un effetto devastante per il cervello ...io mi auguro e mi piace comunque considerare di più che sia un effetto di un cambio che stà avvenendo.....
14/02/2007 19:23
bisogna guardare oltre, sempre.
la memoria è una cosa importante: noi vediamo attraverso essa.
pensate solo al fatto che le percezioni prima di arrivare passano per la mente.
noi vediamo continuamente il passato ed i ricordi.
l'occhio comunica al cervello, che comunica alla mente che comunica all'anima (noi).

il presente è un concetto approssimativo, quando i ricordi se ne vanno, la realtà.. (che per essere percepita ha bisogno d'un passato per essere raffrontata) cambia fino a svanire.

io non lo sò perchè ci inondano con l'alluminio, però un mio parente ci lavora 9 ore al giorno agli stampi d'alluminio senza avere grossi danni cerebrali, quindi non credo sia solo quello.

per quanto riguarda la bibbia, io non l'ho citata assolutamente, ma forse non ho capito che cosa intendeva dire beate.






14/02/2007 19:24
se poi sono solo io lo smemorato vorrà dire che è un problema personale. sarà la vecchiaia..!
14/02/2007 20:29
Re:

Scritto da: rpp 14/02/2007 19.23


per quanto riguarda la bibbia, io non l'ho citata assolutamente, ma forse non ho capito che cosa intendeva dire beate.









Era una battuta! Siccome so che Steve ci tiene. [SM=g27828]
15/02/2007 03:33
Post: 217
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Re:

Scritto da: rpp 14/02/2007 13.32
parecchio tempo fà lessi su questo sito l'esperienza drammatica di un tizio che aveva mangiato dei biscotti alla cannabis, sostanza della quale non aveva mai fatto uso.
mi aveva colpito il fatto che questa persona ad un certo punto cominciò ad avere dei grossi vuoti di memoria: "For a minute I didn’t know where I was [...] At the junction for town I indicated to show other motorists that I was turning left when I realised with a jolt that I didn’t know how to drive a car properly anymore, I didn’t know the first thing about driving cars anymore, even though I was an experienced driver, even though I’d performed this same simple manoeuvre at least a million times previously.
Sensing that something was far wrong, [...] I brought the car to a complete halt and asked my wife if she wouldn’t mind driving instead.[...] Not very long after this, in other words about two and a half miles away on the other side of town, I began to realise that my surroundings seemed oddly unfamiliar, almost as though I were a stranger in town who had never been there before, even though it was where I had lived for the past three or four years [...] and I realised without the slightest concern in the world that I couldn’t drive now, even if I wanted to [...] Certainly I seemed to recall the car as belonging to me, just as I seemed to recall the driver of it as a woman whom I knew, but only very vaguely and, had I felt like asking for confirmation of her identity, [...] I discovered (or re-discovered) that I had lost the ability to express my opinions, suddenly it seemed like such an incalculably enormous effort not only to form an opinion but also to express it verbally and so, in the end, I offered this strange woman who looked vaguely familiar a non-committal grunt, [...] I realised how the human brain, though at first sight infinitely complex and ultimately enigmatic, was in fact nothing more than a very clever learning machine, [...]
For example, let’s say I saw another woman walking towards us, a very beautiful and very sexy young woman with gorgeous skin and silky, shoulder-length hair, in other words somebody I would shag the pants off immediately at the drop of a hat, given the chance, present married status notwithstanding. So there’s this gorgeous-looking young woman approaching us, and the second I see her I can visualise this organic process switching on inside my brain, an organic disc that slides gently into its proper place inside the brain, the title of which might read: How I Have Learned To Respond To Somebody I Find Sexually Attractive. [...]"
h0 trovato anche molto interessante la sua interpretazione del funzionamento del cervello.
" Another surprising thing I noticed thanks to the psychoactive effects of cannabis was how the brain is divided into two distinct parts, one where basic ideas are generated, another where each of those ideas may be given expression. For example, let’s say I notice this beautiful young woman (not necessarily my wife) approaching me in town. I see her, and the image of her registers deep inside the cortex of my brain, to which the brain responds with its learned, deeply-ingrained behavioural responses. Thus, an idea is generated inside my brain which may be entitled I Would Like To Shag The Pants Off Her, but for this idea to be expressed in my mind as a verbal statement or given recognition as such, it would be necessary for the idea to travel to a different part of the brain, call it The Centre In The Brain For The Registry Of Important Ideas Or Concepts.

In other words I would be unable to express this in terms of actual thought unless the information could pass from one part of the brain to the other, and to facilitate this journey I understood the brain’s absolute requirement for a certain chemical agent (unknown identity) which, due to the effects of various psychoactive compounds in the cannabis I’d ingested, was rendered temporarily unavailable in the brain, henceforth I experienced the inability to express my thoughts in such a way as I had taken hitherto for granted, otherwise I might never have noticed this important physiological phenomenon to begin with. Undoubtedly I noticed a definite gap between understanding and thought. Perhaps this is what certain members of the scientific community refer to as bicamerality of the brain? [...]"


richiamando alla memoria gli scritti di d. icke si potrebbe dedurre che la cannabis in questo caso aveva fatto temporaneamente scollegare il cervello di questo tizio dal matrix in cui siamo imprigionati.
essendo secondo icke il mondo un illusione, lo sono forse anche i nostri ricordi?
tornando alla cannabis, questo strumento che veniva utilizzato per viaggiare in altre dimensioni dagli antichi (tempo degli antichi e dei grandi uomini = krita yuga). che oggi ci venga vietato perchè non siamo ancora pronti? (il periodo in cui viviamo si chiama kali yuga = il tempo ultimo della sofferenza e degli uomini piccoli).

un bambino si fà male col fuoco, no?

se il salto quantico però non è una cavolata, ed il cambio di realtà stà iniziando veramente quest'anno, ci dobbiamo aspettare lo svanimento dei nostri ricordi?
mi viene da pensare alle persone anziane, nei loro ultimi giorni di vita. quando arrivano a quel punto cominciano, i nostri nonni, cominciano a perdere al memoria, forse per facilitare il trapasso a vita migliore.
vuoi che dopo tutto quello che succederà, noi non ci ricorderemo più niente del matrix in cui eravamo imprigionati?
del resto, voi vi ricordate di aver vissuto prima di questa vita?

qualcuno sorriderà ora, leggendo che ultimanente quando mi lavo i denti, a volte devo ricominciare daccapo perchè non mi ricordo a che punto sono arrivato.

beh, dopo questo miscuglio disordinato di idee spero di essere stato chiaro, non è molto facile esserlo. a voi le deduzioni






ma' almeno che non si muoia di vecchiaia o di qualche patologia legata al cervello per quello che so' la memoria altro che passare!
arrivano anche a ricordare i minimi particolari della propria vita mentre si preparano al nuovo viaggio.....
magari una persona che sta muorendo ad esempio di un male resta distratto da cose abbastanza futili dalle quali tutti noi dipendiamo...ma certamente il loro passato passa davanti i loro occhi come un film....rivedendo in molti casi anche le persone da loro amate...e non solo
15/02/2007 21:15
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Re: Re:

Scritto da: Beate 14/02/2007 20.29


Era una battuta! Siccome so che Steve ci tiene. [SM=g27828]

Steve conosce già abbastanza bene la Bibbia.Almeno quanto basta per intendere e capire certe fondamentali nozioni.Certo che,con la comparsa nel forum di un "Grande Fratello" di tipo Orwelliano,poter parlare liberamente è diventato più difficile.

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"la civiltà non raggiungerà la perfezione finchè l'ultima pietra dell'ultima chiesa non sarà caduta sull'ultimo prete"
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15/02/2007 21:35
Chi è il Grande Fratello? Non io spero. Mi sa che rifaccio il testamento
11/03/2010 02:05
perdere la memoria; respirare alluminio e relazione con la demenza ?
respirare quotidianamente per anni microparticelle di alluminio
( non solo) tramite chemitrails equivale lavorare quotidianamente
in uno stabilimento di taglio di allume!
che dire ? rimbambimento totale ?
infatti; la gente e sveglia su cio che ci accade intorno?
il fatto é che i metalli si accumulano senza scaricarne a sufficienza o meglio per quello che so! non si scaricano!
la discussione mi pare giusta! e reale.
anche se probabilmente non é lo scopo principale delle scie chimiche
comunque ne determina sicuramente un effetto che contribuisce
a renderci molto meno attenti. [SM=g10174]
10/04/2010 22:45
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Ma' devo dire che ho una discreta memoria, giocavo a scacchi, una volta imparavo piu' in fretta di ora, questo e' per tutti, le cellule della materia grigia e bianca nel tempo si deteriorano e non e' dovuto all'inquinamento ma all'evoluzione semmai.
Se fosse dovuto invece a qualcosa che mangiamo o che ci viene fatto mangiare incosapevolmente.??

Devo dire che l'unica spiegazione potrebbe anche essere un indebolimento del campo magnetico terrestre come proponeva mi sembra un certo scienziato del MIT nel 2006.
11/04/2010 21:23
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E se fosse invece a causa di una mancanza di attenzione?

La maggior parte di noi agisce nel quotidiano in modo automatico, facciamo una cosa e ne pensiamo altre mille. Non ci rendiamo veramente conto di quello che stiamo facendo in quell'istante.
Chi fa meditazione sa che fondamentale durante questa pratica è l'attenzione verso quello che succede nel nostro corpo e nella nostra mente. L'ascolto passivo, ma l'ascolto vero.
In realtà la meditazione dovrebbe essere una pratica di vita, essere attenti a ogni cosa che si fa, ascoltarsi, rendersi conto delle proprie reazioni e di ciò che ci circorda ci rende padroni di noi stessi e del mondo in cui viviamo, è il primo passo per non "subire" questa Matrix.

Non so voi ma a me capita a volte di arrivare a casa dal lavoro in auto e dire "Oh cavolo, ma come ci sono arrivata a casa? Non ricordo neanche di aver percorso la strada? Come ho fatto a non stirare qualche vecchietta e aver beccato tutti i semafori giusti??" Smemorata? No, disattenta! Un automa per l'appunto!
Per un periodo c'ho provato, "guidavo meditando", ovvero prestavo attenzione a tutto! Ai miei gesti, a ciò che incontravo sul mio percorso, eppure facevo sempre la stessa strada!
Non avete idea di quante cose ci si rende conto, di quante se ne ricordano in più. E' anche divertente, meno stressante oltrettutto.
Un pensiero per volta..il famodo QUI E ORA, tanto inflazionato nel parlare e così poco capito.
Provare il QUI E ORA nel quotidiano ho scoperto che libera dallo stress dei mille pensieri in testa, fa risparmiare energie e nervosismo e aiuta a ricordarsi le cose.
E' impossibile dover ricominciare a lavarsi i denti se si fa caso a quello che si sta facendo!
Un mio amico diceva.."la conoscenza è attenzione"...sono convinta che avesse ragione! E aggiungo anche "memoria" allora!

P.s. Io parlo parlo ma poi sono sempre un'automa eh...non crediate!
11/04/2010 21:48
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Aggiungo una cosuccia..

Io ho una buona memoria visiva, sarà per il fatto che l'ho allenata nel corso degli anni avendo fatto scuole artistiche (disegno e via dicendo..)
In genere si dice che chi usa la parte destra del cervello è più creativo in quanto questa è la sede dell'immaginazione e dell'irrazionale.
Recentemente ho scoperto che questa parte è anche quella coinvolta nel processo della memoria profonda oltre che sede delle emozioni.
Se ci fate caso le cose che si ricordano di più sono quelle che hanno una carica emotiva maggiore.
Ad esempio i ricordi di quando eravamo bambini sono carichi di sentimento in quanto quando li abbiamo vissuti erano per noi novità entusiasmanti, nel bene e nel male.
Per questo motivo mi viene da pensare che ciò che ci coinvolge emotivamente si leghi in modo più solido a un ricordo, un pò come un globulo rosso si lega a una bolla di ossigeno e vada a depositarsi in questa parte destra del cervello, nella memoria più duratura appunto.

Guarda caso quando facciamo le cose senza un minimo di coinvolgimento non ce ne ricordiamo per niente.
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