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News dal Sistema Solare

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2010 14:08
15/03/2007 19:36
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Non so... queste immaggini hanno qualcosa che non va... secondo me non possono rappresentare l'aspetto della terra senza oceani, in quanto:

le fosse oceaniche piu' profonde in assuluto arrivano a 11 km di profondita' www.villasmunta.it/oceanografia/Non_pubblicabili/fosse_ocean...
L' Everest la montagna piu' alta del mondo raggiunge quasi i 9 km.

Quindi abbiamo un dislivello totale di circa 20 km.

Considerando che la terra ha un diametro di 12629 km e come se una palla di un metro di diametro avesse delle piccole rughe di 1,5 millimetri di altezza, quindi quasi invisibili ad occhio nudo, in pratica la palla ci apparirebbe come una sfera perfetta...

15/03/2007 22:32
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Re:

Scritto da: Beate 15/03/2007 0.03
ma quelle foto rappresentano un'ipotesi su come è configurata la terra sotto gli oceani con una stima che tiene conto delle profondità ecc. oppure sono riusciti a "vedere" oltre l'acqua?

Che sia tutta sghemba mi sembra normale altrimenti non ci sarebbe posto per l'acqua le immagini degli altri pianeti lo dimostrano, anche volendo dove la metti l'acqua su quel pianeta tutto bello liscio?

[Modificato da Beate 15/03/2007 0.07]




Le immagini sono state fatte grazie all'altimetro del satellite ers, che ha rilevato la sagoma, i rilievi del pianeta senza oceani.
Quindi hanno rilevato i dati oltre l'acqua.
Qui c'è qualcosa ma è in inglese.

La cosa strana che queste foto sono top secret, la prima l'ho scattata io alla televisione durante il famoso programma che menzionavo sopra e la seconda era in rete nel sito di Anzenhofer che stasera non si trova...
Eppure il satellite ers è citato in vari libri da Zilmmer a Sitchin(se non sbaglio)

Bisogna dire che l'azione erosiva dell'acqua crea anche la propria sede naturale.
"Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

Suor Lucia Dos Santos



TURRIS EBURNEA



LIBRI CATTOLICI













15/03/2007 22:37
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Re: Re: Re:

Scritto da: Beate 15/03/2007 0.21


È proprio perchè è così "conciato" come dici tu che c'è vita sulla terra.
Come ho detto sull'altro post, come può esserci vita senza acqua?E senza "fosse" e "buchi" vari dove la metteresti l'acqua?
E senza acqua non c'è vita, perlomeno vita umana.
Riempi quei buchi con terra e moriremo tutti di sicuro





Si il pianeta sembra realmente fatto per porvi degli esseri viventi anche se ricordiamo l'acqua non crea la vita, la sostiene una volta che questa è gia stata creata.
"Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

Suor Lucia Dos Santos



TURRIS EBURNEA



LIBRI CATTOLICI













15/03/2007 22:53
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12, 54
Il ciclo del carbonio è il ciclo biogeochimico attraverso il quale il carbonio viene scambiato tra la geosfera (all'interno della quale si considerano i sedimenti ed i combustibili fossili), l'idrosfera (mari ed oceani), la biosfera (comprese le acque dolci) e l'atmosfera della Terra. Tutte queste porzioni della Terra sono considerabili a tutti gli effetti riserve di carbonio (carbon sinks). Il ciclo è infatti solitamente inteso come l'interscambio dinamico tra questi quattro distretti. L'oceano contiene la maggior riserva di carbonio presente sulla Terra, sebbene essa sia solo in piccola parte disponibile all'interscambio con l'atmosfera.

Le dinamiche di interscambio sono legate a processi chimici, fisici, geologici e biologici.

Sembra che anche altri corpi celesti possano avere un ciclo del carbonio, ma esistono pochissime informazioni a tal riguardo.

Il bilancio globale del carbonio è il bilancio degli scambi (entrate e perdite) tra le riserve di carbonio o tra uno specifico ciclo (ad es. atmosfera-biosfera) del ciclo del carbonio. Un esame del bilancio di carbonio di una riserva può fornire informazioni se questa stia funzionando da fonte o da consumatore del biossido di carbonio.
Circa 1900 miliardi di tonnellate di carbonio sono presenti nella biosfera. Il carbonio è parte essenziale della vita sulla Terra. Esso gioca un ruolo importante nella struttura, biochimica e nutrizione di tutte le cellule viventi. E la vita gioca un ruolo importante nel ciclo del carbonio:

Gli organismi autotrofi sono organismi che producono i loro composti organici usando il biossido di carbonio tratto dall'aria o dall'acqua in cui vivono. Per fare ciò necessitano di una fonte di energia esterna. Quasi tutti gli autotrofi usano la radiazione solare a questo scopo e il loro processo di produzione viene chiamato fotosintesi. Un piccolo numero di autotrofi sfrutta fonti di energia chimica (in questo caso di parla di chemiosintesi). Gli autotrofi più importanti per il ciclo del carbonio sono gli alberi delle foreste sulla terraferma e il fitoplancton negli oceani. La fotosintesi segue la reazione 6CO2 + 6H2O ? C6H12O6 + 6O2
Il carbonio viene trasferito nella biosfera quando gli organismi eterotrofi si nutrono di altri organismi o di loro parti (as esempio i frutti). Questo comprende l'assorbimento di materiale organico morto da parte di funghi e batteri, che producono fermentazione o decomposizione.
Gran parte del carbonio lascia la biosfera attraverso la respirazione. Quando è presente l'ossigeno, si ha la respirazione aerobica, che rilascia biossido di carbonio nell'aria o nell'acqua circostante, seguendo la reazione C6H12O6 + 6O2 ? 6CO2 + 6H2O. Altrimenti si ha la respirazione anaerobica, con rilascio di metano nell'ambiente circostante, il quale giunge fino all'atmosfera o all'idrosfera (ad esempio con i gas di palude o la flatulenza).
La combustione di biomassa (ad esempio incendi boschivi, o legna usata per il riscaldamento) può trasferire anch'essa un sostanziale quantitativo di carbonio nell'atmosfera.
Il carbonio può anche lasciare la biosfera quando la materia organica morta (come la torba) viene incorporata nella geosfera. In particolare, le conchiglie, fatte di carbonato di calcio, possono trasformarsi in calcare attraverso il processo di sedimentazione.





Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



+QUIS UT DEUS+
15/03/2007 23:02
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Un esperimento per simulare l’origine dei “mattoni” della vita
L’ambiente primordiale era molto semplice dal punto di vista chimico: ful-mini, calore e radiazioni ultraviolette costituivano le sorgenti di energia
disponibili. Come è stato possibile il passaggio dalle materie prime inorganiche
ai “mattoni” chimici che formano tutti gli esseri viventi?
Nel 1953, in un celebre esperimento, il chimico americano Stanley Miller provò
a simulare in laboratorio l’ambiente primitivo, cercando di ricostruire sia l’at-
mosfera sia l’oceano primordiali.
Per riprodurre l’effetto dei fulmini, Miller utilizzò un’apparecchiatura in grado
di emettere scintille. La miscela di gas che imitava l’atmosfera primordiale fu ?quindi solcata da questi “fulmini artificiali”. Dopo una settimana, l’analisi della mistura che simulava l’oceano rivelò
la presenza di alcuni aminoacidi e di altri composti che
sono dei “precursori” degli aminoacidi e degli acidi
nucleici.
L’esperimento di Stanley Miller ha dimostrato che
nell’ambiente primitivo della Terra era possibile
la formazione di molecole organiche a partire
da materie prime inorganiche.
In seguito, l’esperimento di Miller è stato ripetuto con alcune modifiche, per esempio utilizzando come fonte di
energia la luce ultravioletta, e i risultati sono stati confermati.




Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



+QUIS UT DEUS+
15/03/2007 23:05
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12, 54
?Le prime forme di vita potrebbero essere comparse in pozze d’acqua calda ai margini dell’oceano primordiale, dove era andata formandosi spontaneamente una miscela ricca dei nutrienti fondamentali, che hanno preceduto e reso possibile la vita stessa: il cosiddetto brodo primordiale.Secondo un’altra ipotesi, la vita potrebbe essere comparsa ai margini dei vulcani, che restarono estremamente attivi per centinaia di milioni di anni al principio della storia della Terra.
In ogni caso, è molto probabile che i primi esseri viventi fossero eterotrofi e che si nutrissero delle sostanze accumulate nel brodo primordiale.



Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



+QUIS UT DEUS+
15/03/2007 23:07
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12, 54
?È molto probabile che a un certo punto il nutrimento per i primi organismi eterotrofi abbia iniziato a scarseggiare: ne risultarono avvantaggiate alcune cellule in grado di utilizzare una fonte di energia alternativa alle molecole organiche e di produrre da sole il proprio nutrimento. La fonte di energia più abbondante era l’energia solare: comparvero così i primi organi smi autotrofi, capaci di compiere il processo biochimico della fotosintesi.
La fotosintesi è una reazione che avviene in presenza di luce e che trasforma sostanze inorganiche, come l’anidride carbonica e l’acqua, in sostanze organiche come gli zuccheri, liberando ossigeno.
La fotosintesi si è sviluppata circa due miliardi di anni fa. Le prime alghe, organismi procarioti e autotrofi, cominciarono allora a produrre ossigeno, che è più leggero dell’acqua e quindi si liberò nell’atmosfera. È dovuto trascorrere un tempo pari a circa un miliardo e mezzo di anni perché la fotosintesi modificasse la composizione dell’atmosfera, immettendovi ossigeno e riducendo la quantità di anidride carbonica. La presenza dell’ossigeno diede il via all’evoluzione di organismi capaci di sfruttare questo gas per “bruciare” le sostanze nutritive e ricavarne energia.



Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



+QUIS UT DEUS+
09/07/2007 00:41
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Ciao ragazzi, nuovo topic, in linea con " Universo e Scienza " e il suo sottotitolo.

Mi sono reso conto della necessita' di aprire questa discussione dopo il quinto post inserito su " sole e dintorni" con la prefazione " non e' sul sole , ma sui suoi dintorni" , chiaro che non c'e' solo il Sole nel nostro sistema solare , ma anche altro, molto altro.

Quindi un piccolo riassunto della geografia astronomica del nostro sistema solare credo che ci sia utile per seguire cio' che in questa cartella verra' in seguito postato.

(e dato che ogni pianeta ha la sua cartella, o quasi)

Asteroidi:



La fascia degli asteroidi: Gli asteroidi sono corpi do tipo roccioso che, come i pianeti, orbitano attorno al Sole. Anche se le loro caratteristiche sono simili a quelle dei corpi maggiori del Sistema Solare le loro dimensioni sono troppo piccole perché possano venire classificati pianeti a tutti gli effetti. Per questo motivo, essi sono conosciuti anche come pianeti minori o pianetini. In virtù delle loro minori dimensioni, inoltre, gli asteroidi possiedono una gravità ridotta e, quindi, non sono in grado di trattenere atomi e molecole di gas come fanno gli altri pianeti. Per questo motivo, essi sono completamente privi di atmosfera.

Gli asteroidi nel Sistema Solare: Gli asteroidi conosciuti hanno dimensioni estremamente varie. Quelli di grandi dimensioni hanno diametri superiori ai 250 km; sono, in totale, circa una quindicina e rappresentano la minima parte. Il più grande fra questi è Cerere, il cui diametro è di circa 1000 km; per questo motivo è anche il primo asteroide ad essere stato scoperto (1801). Gli asteroidi più piccoli, invece, hanno dimensioni fino a poche decine di centimetri e sono, quindi, poco più che dei ciotoli. La maggior parte degli asteroidi, si suppone qualche decina di migliaia, è concentrata in una regione del Sistema Solare localizzata tra l’orbita di Marte e quella di Giove a una distanza di circa 2 U.A. dal Sole. Essi si dispongono a formare una fascia nota come “cintura degli asteroidi”, il cui spessore varia tra 100 e 300 milioni di km senza, però, formare una struttura continua. Le distanze medie tra gli asteroidi, infatti, sono considerevoli, come hanno dimostrato le immagini trasmesse dalle sonde interplanetarie che hanno attraversato la cintura, come la sonda Galileo. In particolare, in alcune regioni della cintura, denominate Lacune di Kirkwood, la densità numerica degli asteroidi diminuisce sensibilmente a causa dell’influenza gravitazionale di Giove. Secondo alcune teorie gli asteroidi potrebbero essere i resti di un presunto pianeta primordiale, orbitante tra Marte e Giove, che sarebbe stato distrutto centinaia di milioni di anni fa in seguito a una collisione gigantesca, forse con una cometa di passaggio.

Un’origine antica: Le teorie più accreditate, invece, suggeriscono che gli asteroidi siano ciò che resta della materia primordiale dalla quale, circa 5 miliardi di anni fa, si sarebbero formati i pianeti del Sistema Solare. In questo caso, l’intenso campo gravitazionale di Giove avrebbe impedito che questi resti si aggregassero fra di loro per formare un unico pianeta. Se questo fosse avvenuto, il pianeta risultante sarebbe stato grande circa la metà della Luna. Questo non esclude, comunque, che alcuni asteroidi possano essere il risultato della frammentazioni di corpi più grandi. Proprio perché si tratta di corpi antichi, lo studio della loro composizione chimica è importante per risalire a quella del Sistema Solare alle sue origini. Come tutti i corpi del Sistema Solare, gli asteroidi della cintura ruotano attorno al Sole, secondo le leggi di Keplero e seguono, quindi, orbite leggermente ellittiche e, nella maggior parte dei casi, stabili. Il moto di rivoluzione avviene nella stessa direzione di quello della Terra e, mediamente, essi impiegano da 3 a 6 anni per compiere una rivoluzione completa.

Tre famiglie: Le nostre conoscenze attuali degli asteroidi derivano essenzialmente dalle osservazioni eseguite con i telescopi terrestri e, in tempi più recenti, dai dati trasmessi dalla sonda Galileo durante l’attraversamento della cintura nel corso del viaggio verso Giove. Importanti informazioni, inoltre, sono state raccolte dall’analisi chimica di alcuni campioni di rocce cadute sulla Terra provenienti da collisioni tra asteroidi. I dati fino a questo momento raccolti hanno permesso di individuare alcune differenze intrinseche tra i vari asteroidi conosciuti e di classificarli in tre famiglie distinte. I criteri di classificazione fondamentalmente si sono basati sulle loro principali caratteristiche morfologiche così come sulla loro composizione chimica.

Privi di luce propria: La morfologia di un asteroide solitamente viene dedotta dallo studio della variazione di luminosità nel corso della sua rotazione. Gli asteroidi, infatti, come tutti i corpi di tipo planetario, non emettono luce propria, ma risultano visibili solo perché riflettono la luce solare. Ruotando su se stessi, quindi, rivolgono al Sole parti diverse della loro superficie e, essendo corpi dalla forma altamente irregolare, la quantità di luce che riflettono è diversa. Naturalmente, corpi che hanno una superficie più irregolare riflettono la luce in maniera minore di corpi sferici e, quindi, sono meno luminosi. Il potere di riflessione di un pianeta, come sappiamo, viene definito in albedo. Tramite un’analisi spettroscopica della luce riflessa dall’asteroide, invece, è possibile risalire alla sua composizione chimica. Molte delle nostre conoscenze in proposito derivano, però, anche dagli studi compiuti direttamente su alcuni frammenti precipitati sulla Terra.

Meteoroidi e meteoriti: I frammenti di asteroidi che si trovano in rotta di collisione con la Terra vengono chiamati anche meteoroidi. Quando un meteoroide entra nell’atmosfera terrestre a velocità elevate, l’attrito provocato genera un intenso calore che lo incenerisce, producendo una striscia di luce nel cielo. In questo caso si parla di meteore. Se il meteoroide non brucia completamente nell’attraversare l’atmosfera terrestre, il frammento superstite può arrivare a colpire la Terra. In questo caso si parla invece di meteoriti. Tra tutte le meteoriti piovute sul nostro pianeta, circa il 90% è costituito da silicati, mentre il 6% è composto di ferro e nickel. Alcune meteoriti sono anche di tipo roccioso e sono le più difficili da identificare poiché la loro composizione chimica è molto simile a quella delle rocce terrestri e, quindi, si confondono con esse molto facilmente.

Asteroidi “vagabondi”: No tutti gli asteroidi sono concentrati nella cintura, alcuni di essi gravitano attorno al Sole sulla stessa orbita di Giove e sono concentrati in due gruppi distinti che precedono e seguono, rispettivamente, il pianeta di circa 60 gradi. Questi sono i cosiddetti Asteroidi Troiani, così chiamati perché ad essi sono stati attribuiti i nomi degli eroi della guerra di Troia. Altri, come Hidalgo, sono stati eiettati dalla cintura in seguito a collisioni multiple con altri asteroidi e all’influenza gravitazionale di Giove. Questi asteroidi, percentualmente, sono rappresentativi dei vari tipi presenti nella cintura, ma alcuni di loro potrebbero anche essere ciò che resta di nuclei di comete a corto periodo, ormai completamente estinte. La loro orbita si sviluppa su un tempo scala di circa 100 milioni di anni a causa delle continue collisioni con gli altri asteroidi e delle interazioni gravitazionali con i pianeti vicini. Essi seguono, inoltre, delle orbite altamente eccentriche, molto simili a quelle delle comete. In alcuni casi queste orbite li portano a una distanza minima dal Sole di circa 1.3 U.A. e , quindi, a distanze ravvicinate dal nostro pianeta. Tra questi, alcuni si limitano ad attraversare l’orbita di Marte, ma orbitano esternamente a quella della Terra. Altri, invece, possono intersecare l’orbita della Terra anche più volte all’anno. È il caso, rispettivamente, degli asteroidi Eros e Apollo. Attualmente, sono stati individuati circa 250 asteroidi con orbite che potrebbero intersecare quella della Terra. Si sospetta, comunque, che questi siano soltanto una minima parte e che ne esistano almeno un altro migliaio le cui orbite, però, non sono ancora conosciute. Secondo alcune stime, la maggior parte di loro potrebbe avere un diametro superiore al chilometro. Il più grande tra questi si chiama Ganimede 1036 e ha un diametro di una quarantina di chilometri. Le possibilità che un asteroide possa intercettare la Terra in una fase della sua orbita sono piuttosto basse, ma non sarebbero del tutto trascurabili nel caso si trattasse di un corpo di grosse dimensioni. I crateri che ancora oggi si osservano in alcune zone della Terra dimostrano, infatti, che essa ha subito nel suo lontano passato l’impatto con corpi celesti di notevoli dimensioni. In particolare, secondo una delle teorie più diffuse, sarebbe stato proprio l’impatto sulla superficie terrestre di un asteroide di almeno 10 km di diametro, avvenuto circa 65 milioni di anni fa, a causare l’estinzione dei dinosauri.

Portatori di vita: Per alcuni studiosi gli asteroidi potrebbero addirittura avere portato, in un passato ancora più remoto, la vita sulla Terra. Secondo alcune teorie formulate dall’astronomo inglese Fred Hoyle, gli asteroidi avrebbero portato sulla Terra alcuni microrganismi e delle sostanze organiche elementari dalle quali si sarebbe, poi, sviluppata l’intera catena biologica. Queste sostanze, viaggiando nello spazio all’interno degli steroidi, sarebbero rimaste protette dai raggi U.V. del Sole e si sarebbero conservate intatte fino a quando giunsero sul nostro pianeta.

L’affascinante Vesta: Uno degli asteroidi che i planetologi studiano con maggiore interesse è, sicuramente, Vesta. Si tratta di un corpo celeste del diametro di circa 500 km e, quindi, è più simile ad un piccolo pianeta che a un semplice asteroide. Vesta è stato osservato recentemente anche dal telescopio spaziale Hubble. Le immagini riprese dalla Camera Planetaria a bordo di Hubble ci hanno fornito la visione finora più dettagliata della superficie di un asteroide. Prima, le migliori immagini disponibili di questi corpi erano quelle degli asteroidi Gaspra e Ida raccolte dalle camere montate a bordo della sonda interplanetaria Galileo, rispettivamente nell’Ottobre del 1991 e nell’Agosto del 1993, nel corso del suo viaggio verso Giove. I dati raccolti da Hubble mostrano che Vesta possiede una struttura geologica diversa da quella della maggior parte degli asteroidi, ma molto simile a quella dei cosiddetti pianeti terrestri come la Terra e Marte, per questo motivo, Vesta viene anche definito da alcuni planetologi il sesto pianeta terrestre del Sistema Solare. Poiché Vesta, come tutti gli asteroidi, non ha atmosfera, ha subito nel corso di milioni di anni intensi bombardamenti meteoritici. Questi hanno scavato grandi crateri sulla sua superficie mettendone, così, a nudo gli strati inferiori. Attraverso lo studio delle caratteristiche spettroscopiche è possibile indagare la composizione chimica di Vesta e, quindi, ripercorrere tutte le varie tappe della sua evoluzione. I risultati di queste ricerche potrebbero fornire utili informazioni non soltanto sugli asteroidi, ma anche sulla composizione interna dei pianeti rocciosi. In particolare, le immagini ad alta risoluzione dello Hubble hanno permesso di distinguere sulla sua superficie dettagli delle dimensioni di 70 km. In questo modo, è stato possibile scoprire che la superficie di Vesta mostra un’alternanza di regioni chiare e scure, come avviene nel caso della Luna, e questo potrebbe indicare che la composizione chimica della sua superficie non è uniforme. Gli spettri di Vesta presi successivamente con i telescopi terrestri hanno rivelato che le regioni più scure sono costituite essenzialmente da materiale basaltico fluito sulla sua superficie sotto forma di lava. Questo indicherebbe, quindi, che nel passato l’interno di Vesta doveva trovarsi allo stato fuso come il nucleo della Terra. Questo risultato sembra, quindi, contraddire le idee tradizionali secondo le quali gli asteroidi sarebbero corpi sostanzialmente freddi, semplici frammenti di roccia rimasti dopo la formazione dei pianeti. Una delle possibili spiegazioni è che Vesta si sia formato da agglomerati di rocce più piccole. Tra queste rocce vi erano anche alcuni materiali radioattivi come l’alluminio 26 che sono stati, in un secondo tempo, incorporati nel nucleo. Il calore liberato in seguito al decadimento di questo isotopo radioattivo potrebbe esser stato la causa della fusione del nucleo e aver provocato, in questo modo, una ridistribuzione delle varie componenti in funzione della loro densità. Le rocce più dense sarebbero rimaste confinate nel nucleo, mentre quelle più leggere sarebbero state portate in superficie. Dopo la formazione di Vesta, circa 4 miliardi di anni fa, la roccia fusa sarebbe fluita sulla sua superficie, rimasta immutata fini all’epoca attuale, fatta eccezione per gli effetti provocati da collisioni occasionali con meteoriti. Alcuni frammenti dell’asteroide Vesta, scagliati nello spazio in seguito a queste collisioni, sarebbero caduti sulla Terra e identificati con alcune meteoriti che precipitarono nel 1960 in Australia Occidentale. L’associazione dei frammenti rinvenuti con l’asteroide è stata poi confermata confrontando le loro composizioni chimiche. Vesta sarebbe, quindi, il terzo corpo del Sistema Solare dopo la Luna e Marte del quale abbiamo a disposizione dei campioni di superficie.

La sonda Near: Una delle più recenti missioni della NASA è stata dedicata proprio allo studio ravvicinato degli asteroidi nelle vicinanze del nostro pianeta. Si tratta della sonda battezzata NEAR (Near Earth Asteroid Rendezvous) che è stata lanciata il 17 Febbraio del 1996. la sonda è equipaggiata con alcuni spettrografi, con una camera per prendere immagini nell’infrarosso, con un altimetro funzionante a raggi laser e uno strumento per la misura dei campi magnetici. Secondo i piani della NASA, NEAR dovrebbe essere il prototipo di una serie di sonde dello stesso genere che dovrebbero essere lanciate nei prossimi tre anni. Uno degli ultimi obiettivi della missione NEAR sarà l’incontro ravvicinato con Eros, un asteroide di tipo S, delle dimensioni di qualche decina di chilometri. L’incontro è programmato per il Febbraio del 1999.

Fonte:Piero D’Incecco

www.gaspra.org/Didattica/gli_asteroidi.htm

09/07/2007 08:01
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Molto interessante questa nuova cartella Sev7n!
Di seguito un elenco degli asteroidi che negli ultimi cento anni si sono avvicinati alla Terra:Asteroids


“Se stesso, soltanto da se stesso. UNO, eternamente e singolo.” Platone.
"Fai ciò che vuoi, sarà tutta la Legge". A. Crowley.
"Il migliore dei mondi possibili, non è mai abbastanza."

09/07/2007 08:30
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Poichè non vi sono cartelle che parlano di Saturno o Giove, posto qui questa documentazione.

La prima volta che detti una scorsa a questo documento pensavo si trattasse di una burla, però recentemente avendolo riletto con più calma, mi ha convinto della sua autenticità.

Questo documento rivela l’intenzione da parte di un gruppo di scienziati che definire scriteriati è puro eufemismo, di creare un secondo piccolo Sole partendo da Saturno, onde rendere abitabile in futuro un satellite dello stesso, Titano, pare fantascienza ma probabilmente non lo è. Insieme al viaggio nel tempo questo progetto è quanto di più ambizioso il genere umano abbia mai concepito.

Avvalendomi di un traduttore on-line riporto di seguito una traduzione dello stesso; poichè questa risultava piuttosto approssimativa, con l’ausilio di un vocabolario ne ho corretto una parte, quella sufficiente per capire quali loschi piani si nascondano dietro questa intenzione.

The Lucifer Project.

Questa è una documentazione e uno studio sulla possibilità di generazione della reazione sostenibile di fusione da una reazione iniziale di fissione su Saturno causato da una quantità significativa di Plutonium-238 immesso in profondità nell'atmosfera. Una fusione per trasformare Saturno in un Sole sarebbe la chiave per generare una zona umano-abitabile su Titano. Questo rapporto è il risultato della mia ricerca intensa a questo proposito dal tardo 2002. Non potrei essere così sicuro nelle mie asserzioni se non fosse per la ricerca chiave supplementare di Jacco van der Worp, un fisico dei Paesi Bassi ed ex consulente in materia della NASA, Richard C. Hoagland. Sono certo che sarò accusato di essere un allarmista, ma credo che le informazioni presentate qui convincano persone dalla mente aperta che c’è almeno una certa attività sospetta per quanto riguarda le missioni del Galileo e del Cassini della NASA

Vi sono alcune persone nel mondo, che con immaginazione e creatività infinite in unione con ingenti risorse di cui dispongono- stanno giocando a far Dio e segretamente stanno provando a cambiare il make-up del nostro sistema solare. Non ci sono troppi programmi concepiti che potrebbero essere più grandi che generare una nuova stella nel nostro proprio cortile. Uno ha potuto quasi ottenere il godship con successo. Anche se inizialmente ho studiato la possibilità di nascondere quanto avevo appreso in modo che il programma andasse in avanti con successo completo, alla fine la mia coscienza ha sormontato questo desiderio poiché ho saputo che ci potrebbero essere delle implicazioni pericolose per la terra per un tale programma. Inoltre mantenendo qualcosa questo grande un segreto sarebbe come l'individuazione del tesoro sepolto voluminoso mentre immersione subacquea ed allora mai la restituzione o dirgli del chiunque. (I ancora ritrovamento io stesso che esita avanti e indietro fra desiderare vedere questo programma spettacolare spiegare e non desiderarlo accadere conoscendo le conseguenze potenziali). Sono incappato sulla realtà di questo progetto mentre leggevo un libro famoso di cospirazione intitolato “Behold a pale horse” di William Cooper, ex membro navale della squadra di istruzione di sicurezza degli Stati Uniti.

La maggior parte della gente che lo ha letto, hanno dato per scontato che si trattasse di fantascienza (soltanto paragrafi della coppia), dopo tutto, generare una stella con una bomba al plutonio pareva incredibile, ma questa idea ha bloccato la mia immaginazione e ne sono rimasto affascinato. Ho continuato a chiedermi, “perchè do questo per scontato?„ Con conoscenza e tecnologia avanzate, potrei vedere come alcune menti grandi comincino a pensare di fare cose una volta impossibili. Il più che controllavo i fatti e più mi convincevo che Cooper avesse ragione. C’erano troppe coincidenze che mi portavano a pensare che questo non fosse solo un racconto. Non potrei mantenere quiet altro circa il programma malgrado il mio apprezzamento della scienza, della creatività e dell'innovazione profonde che la ha permesse. Inoltre, malgrado le basse probabilità che possa verificarsi, ho ritenuto coercitivo non avvertire il pubblico del pericolo potenziale dal cast-off della materia che si presenta normalmente nell'accensione di una stella.

Inoltre sarà un caso che c’ è moltissima simbologia ritualistica connessa con la sincronizzazione di questo evento, simbologia che ha legami forti con la massoneria (vecchia e nuova). Chiedo al lettore di considerare questo piano d'azione in primo luogo: Se ad una manciata tra gli scienziati più grandi del mondo, pagati da un'organizzazione con molte disponibilità, gli fosse permesso di lavorare a tempo pieno per gli anni o persino per decadi col fine di risolvere un problema scientifico, avrebbero buone possibilità di risolverlo, presupponendo avete avuti l'ultima e tecnologia più grande sottomano e vi siete conceduti funzionare nella segretezza? La mia risposta personale a questa è “sì, io credo che abbiano avuto una buona probabilità di riuscita!„ Uno deve conoscere soltanto la storia “del progetto di Manhattan„ per vedere questo.

La logica del progetto Lucifer, tiene conto che un giorno potrebbe essere possibile viaggiare nel sistema solare, potrebbe essere quella nell'ordine per gli esseri umani ad un giorno scoppia di queste coperture di terra che dobbiamo generare i termini più favorevoli per viaggiare all'interno del nostro sistema solare. Per esempio, potrebbero gli esseri umani un giorno vivere su Titano? Forse, ma come lo scaldiamo? Facciamo la parte del creatore e conduciamo un terraforming del sostema solare su una grande scala trasformando Saturno in una piccola stella che fornisce a Titano il calore illuminandolo. Trasformare uno dei nostri pianeti giganti come Saturno in una stella è l'essenza “del progetto Lucifer.„
“L'obiettivo di fusione è in effetti, produrre e controllare una piccola stella. È una ricerca scoraggiante e noiosa che è considerata come la più avanzata nel mondo.„ 2
Stella: Un auto-luminoso, gassoso, corpo celeste di massa grande che produce l'energia per mezzo di reazioni di fusione nucleare, di cui la figura è solitamente sferoidale e di cui il formato può essere piccolo quanto la terra o grande quanto 3 volte l’orbita della terra
“Alea iacta est”. - Il dado è tratto. Cesare
La sonda del Cassini attualmente sta orbitando intorno a Saturno, ma è probabile che entri nell’atmosfera di questo nel luglio del 2008. Questo rapporto è stato scritto con il presupposto che la NASA concluderà la missione del Cassini nello stesso modo con cui hanno concluso quella di Galileo immergendola nel pianeta. Le orbite polari che attualmente sono previste permettono da allora in poi un effetto con Saturno il 7 luglio ed approssimativamente ogni settimana. Il progetto il Cassini deve essere concluso no più presto del 1° luglio. La sonda Cassini è alimentata attraverso due mezzi differenti, il relativo propellente di spinta, usato per le registrazioni di traiettoria ed il relativo rifornimento di alimentazione di rete per gli strumenti correnti. Il posteriore è il Plutonium-238. Questo elemento è conosciuto come radioisotopo, o isotopo radioattivo, che diventa fisicamente caldo dal relativo deperimento radioattivo. Questo calore è convertito in elettricità da un convertitore termoelettrico. Quando decollò la sonda ha contenuto più di 72 libbre. del combustibile del diossido Plutonium-238 all'interno (216) di un diametro da 1 pollice x le palline cilindriche di lunghezza da 1-1/2 pollici. Ogni pallina ha circa 1/3 di libbra. del combustibile del diossido del plutonio, la maggior parte di cui è plutonium-238 e un piccolo importo che è ossigeno dalla massa. In più, ci sono alcuni importi secondari di 238Pu per altre zone del riscaldatore. Le palline sono divise in tre persino gruppi di 72, ogni gruppo all'interno di un RTG (generatore termoelettrico del radioisotopo). 4
La NASA già in precedenza ha provocato un’esplosione con un RTG plutonio-trasportante in un atmosfera simile, quella di Giove, le cui dimensioni furono paragonabili al diametro della terra e fu visibile vicino all'Equatore di Giove come osservato dai molti grazie all’immagine che il belga Olivier Meeckers fornì il 19 ottobre 2003. Space.com intitolò questa storia come“Il misterioso spot su Giove che confonde gli astronomi “. La sonda Galileo entrò dentro questo pianeta in un punto vicino all’equatore dove in seguito si è sviluppato lo spot. È possibile che se l'esplosione fosse stata più grande o più profonda, Giove avrebbe potuto raggiungere l'accensione. Resta comunque il fatto che su Giove, 28 giorni dopo l’impatto della sonda, comparve questo sospettoso spot. È importante sottolineare che una cometa difficilmente ha effetto su questo gigante gassoso, è quindi improbabile fosse stata lei la causa di questa anomalia.

Saturno, come Giove ed il Sole, principalmente si compone di idrogeno e di elio, in vario gas, liquido e forme metalliche. Il nucleo interno può comporsi di materiale roccioso in qualche modo solido. La densità media di Saturno è soltanto 7 g/cm3 (l’acqua è 1.0), ma la pressione nell'atmosfera sotto è molto intensa. Verso il nucleo di Saturno che è valutato la pressione potrebbero essere milioni di periodi che di terra al livello del mare. L'atmosfera di Saturno consiste di circa 97% di idrogeno e 3% di elio, con un volume di circa 80/20 della massa. Se Saturno fosse stato 200 volte più voluminoso, si sarebbe potuto evolvere in una stella piuttosto che in un pianeta. Il nostro sistema solare potrebbe essere un sistema binario di stelle (più facilmente con Giove come seconda stella). Oltre ad idrogeno ed elio, i piccoli importi di metano, l'ammoniaca ed il vapore acqueo ed i vari idrocarburi sono stati rilevati in atmosfera del Saturno. Saturno ha abbondanza relativa simile di idrogeno e di elio al sole in se. Tuttavia, la relativa temperatura interna è un valore troppo basso per innescare la fusione nucleare.
Propongo l'innesco magico sono stato cercato dopo e sono stato trovato!
L'innesco
IMPORTANTE: L'evento della cometa di Calzolaio-Imposizione 9 (SL-9) ha generato le esplosioni enormi, ma non c'era nessun materiale fissile presente causare una reazione nucleare in modo da le temperature di esplosione (a max-7000ºC) non erano abbastanza su di causare una reazione di fusione.

I cilindri del combustibile al plutonio nei RTG di Cassini (schema B) possono fungere da le armi di implosione e una fissione “innescano„ che possono provocare direttamente una reazione di fusione che può essere sostenibile. Essenzialmente, un gigante del gas può essere trasformato in una stella in questo modo. Un rapporto nel settembre 2003 dal fisico Jacco van der Worp dei Paesi Bassi intitolati “potrebbe uso Galileo della NASA generare Nagasaki Jovian„, dichiara lo stesso riguardo al plutonio del Galileo a Jupiter: “La reazione della valanga descritta per le palline Pu-238 a bordo di Galileo può avvenire teoricamente regolandosi fuori di una detonazione nucleare implosione-indotta. „ 7

Arma di implosione: Un'arma in cui una quantità di materiale fissile, di meno che una dimensione critica a pressione ordinaria, ha improvvisamente relativo volume ha ridotto da compressione, di modo che diventa ipercritica, producendo un'esplosione nucleare. 8
Il sommario del Tom Van Flandern “dei meccanismi planetari di esplosione„ dichiara quanto segue:
“Effettivamente, le reazioni a catena di fissione nucleare possono fornire la temperatura dell'accensione all'insieme fuori delle reazioni termonucleari in stelle (analoghe ad accensione delle bombe termonucleari). „ 9

Mentre 238Pu è fissile, è stato fatto pubblicità a come non fissile, o in altri che esprime questo significherebbe che può produrre una reazione di fissione che è difficile da sostenere, ma una prova 1962 si è rivelata il plutonio del grado del reattore (Pu-238 e Pu-240) essere fissile:
“Il Dipartimento per l'energia sta fornendo le informazioni supplementari relative ad una prova nucleare sotterranea 1962 al luogo di prova del Nevada che ha usato il plutonio del reattore-grado nell'esplosivo nucleare.
Specificamente: - Una prova riuscita è stata effettuata in 1962, che ha usato il plutonio del reattore-grado nell'esplosivo nucleare al posto del plutonio del arma-grado [Pu-239]. - Il rendimento era meno di 20 kilotons.
Priorità bassa: Questa prova è stata effettuata per ottenere le informazioni nucleari di disegno riguardo alla possibilità di usando il plutonio del reattore-grado come il materiale esplosivo nucleare. - La prova ha confermato che il plutonio del reattore-grado potrebbe essere usato per fare un esplosivo nucleare. Questo fatto declassified nel luglio 1977. … In breve per un proliferator potenziale sarebbe abbastanza possibile fare un esplosivo nucleare dal plutonio del reattore-grado usando un disegno semplice che si assicurerebbe di avere un rendimento nella gamma di una ad alcuni kilotons e più usando un disegno avanzato.„ 10
Oltre che questo, gli studi intrapresi in parte da Richard L. Garwin, un ex membro del gruppo del JASON, celebre che tutti gli isotopi del plutonio, persino Pu-238 fino alla purezza di 80%, devono essere considerati bomba che fa il materiale. Garwin è stato coinvolto in questo studio come pure l'altro gruppo del JASON studia, alcuno di cui può essere raggiunto sul fotoricettore ai riferimenti forniti alla conclusione di questo rapporto. 27 28
L'istituto nucleare di controllo (NCI) ha dichiarato che il plutonio del reattore-grado potrebbe essere più desiderabile per una bomba semplice perché elimina la necessità di usare un neutrone initiator.11
Inoltre notare quanto segue in un rapporto intitolato “Plutonium-238, uso, origine e proprietà„:
“Se Pu-238 si siede nel reattore abbastanza a lungo, assorbirà un neutrone e si trasformerà in in combustibile Pu-239. „ 12
Naturalmente, Pu-239 è molto fissile, infatti, esso è il componente chiave della maggior parte delle bombe nucleari. Poiché Cassini è stato lanciato in 1997, sappiamo più lungamente che il relativo Pu-238 si sarà seduto nei reattori di RTG per più di 10 anni entro il luglio 2008, forse se le cellule di combustibile fossero generate in anticipo. In un'analisi di se i cilindri del combustibile contengono fissile così come gli elementi fissili, dobbiamo concludere che è molto possibile.
Già è stato dimostrato bene che una reazione di fissione può essere sufficiente per bruciare una reazione di fusione (cioè la bomba all'idrogeno). Una reazione di fissione genera su abbastanza temperature (abbastanza su uguali circa 35 milione gradi Kelvin) per raggiungere il punto critico richiesto per una reazione di fusione. Ciò, tuttavia, necessariamente non significa che una reazione di fusione accadrà. I giusti elementi (vari isotopi di idrogeno) devono essere presente o generato, in modo da esso è presupposto. Sappiamo che Saturno principalmente si compone di stessi elementi del sole, dell'idrogeno e dell'elio, ma siamo incerti se le reazioni di fissione e di fusione funzionassero esattamente lo stesso su Saturno di su terra. Tuttavia, la credenza convenzionale dice che il deuterio ed il tritio (isotopi di idrogeno) sono necessario da compire la fusione. Entrambi sono più profondo attuale probabile in Saturno. Che cosa è importante da ricordarsi di è le pressioni tremende all'interno di Saturno è la chiave qui quando parla dell'implosione.
Sappiamo che l'implosione è che cosa si presenterà ai cilindri del combustibile ad un certo punto nell'effetto. Se il crollo finale di implosione di un cilindro accade abbastanza improvvisamente, potrebbe simulare un'implosione esplosivo-iniziata, il metodo usato normalmente in una bomba nucleare del plutonio. Come accennato più presto ci è prior prova imaged di un'esplosione dal plutonio del Galileo su Jupiter. Un'analisi da Richard C. Hoagland “ha fatto casualmente il '' Jupiter di armi atomiche della NASA?„ dichiara lo stesso riguardo ad una reazione nucleare su Jupiter: “È questo carbonio unico e scuro' firma del '- comparendo come uno splotch nero scuro del '' nei livelli elevati delle cinghie Jovian della nube che ha dato questo intero, piano d'azione incredibile via….„ 13

Cassini sta trasportando 1.5 volte la quantità di diossido del plutonio (72 libbre) che quel Galileo stava trasportando (48 libbre) e la massa del Saturno è 30% della massa del Jupiter. 48 sono a 3.333 mentre 72 sono a 1 traducono in intorno 5 volte il plutonio efficace quando le masse del pianeta sono calcolate poll.
Le palline del plutonio a bordo sono protette dalle pressioni inattese (non pressioni atmosferiche del Saturno comunque). La crosta superiore dell'atmosfera del Saturno è idrogeno gassoso ed elio per circa 500 miglia dentro, seguiti da una sostanza più liquida dei due e molto avanza dentro (circa metà del raggio), una versione più metallica (in modo da esso è indovinato). Cassini andrebbe barra di 1/2 - 5 barre appena in alcuni secondi sull'entrata in Saturno ed allora esploderebbe e sul consumo di combustibile il punto in cui i relativi RTG, contenenti i cilindri dell'unità di elaborazione, continueranno. Finalmente le intelaiature di RTG si deterioreranno ma le palline del plutonio continueranno sopra, ciascuno che hanno loro proprio poco schermo di calore di iridio e grafite e cominciano drammaticamente rallentare come l'più alto atmosfera di densità è incontrato. Può occorrere parecchi giorni affinchè le palline raggiunga il punto a cui implode. Tutto che sia richiesto per fissione da implosione per accadere sia per il crollo finale di una delle coperture iridio/della grafite intorno ad una capsula del plutonio da sembrare abbastanza improvvisamente impedire un fizzle, (un fizzle è una reazione che girate esso in un dud). Poiché ci sono 216 cilindri separati, ci sono molte probabilità realizzare un'implosione adeguata e se un'implosione adeguata accade, fungerà da catalizzatore per altre inondandole dei neutroni poichè tutti i cilindri probabilmente rimarranno all'interno di 10 dei miglia di a vicenda. Ogni cilindro da sè finalmente raggiungerà il punto di pressione all'interno di Saturno per andare critico se non sono guastati in qualche modo per allora. I cilindri del combustibile viaggerebbero in profondità in Saturno, molto più del resto del mestiere perché sono destinati per sostenere il calore e la pressione estremamente intensi. Sono stati progettati questo senso per mantenerli intatti nel caso di un incidente sul lancio e sul re-entry successivo dell'terra-atmosfera (inoltre Cassini ha fatto una coppia di terra oscilla-bys per accelerazione).
Alcuni membri di varie agenzie coinvolgere con Galileo e Cassini certamente hanno considerato il potenziale di un'accensione del plutonio e ci è inoltre prova per suggerire che una reazione è che cosa si spera segretamente per, almeno da alcuni. È stata dichiarata da William Cooper, (ex membro navale di istruzione di intelligenza degli Stati Uniti nell'inizio degli anni 70) di che un gruppo dell'elite conosciuto come “il gruppo del JASON„, o membri sicuri, era stato assunto a tempo pieno per lavorare a trasformare in Jupiter una piccola stella. “Il gruppo del JASON„ è contenuto le menti di scienza più grandi nel world.14 che i rapporti del Richard il L. Garwin accennati più presto più ulteriormente dimostrano che il gruppo del JASON effettivamente esiste.

Saturno è tanto come Jupiter in composizione ed è realmente un obiettivo più sicuro e più realistico. Titan può essere il grande il premio grande, essendo uno dei pochi corpi nel sistema solare potenzialmente per contenere una quantità significativa di acqua e di atmosfera che potrebbe essere molto terraformable. Titan ha potuto essere sciolto sostanzialmente fuori con Saturno come relativo sole.
L'orbita del Cassini è prevista per decadere in luglio di 2008. Simile all'immersione del Galileo in Jupiter il 21 settembre 2003, Cassini sarà immerso molto probabilmente in Saturno a eccezione che la volontà del Cassini probabilmente entra nella regione polare di Saturn.15
Nell'accensione del Saturno una terra riceverebbe una quantità del miniscule di riscaldamento solare da una stella del Saturno, ma la luminosità potrebbe essere 100 dei periodi che Saturno è ora. Intorno luglio l'adagosto 2008, la distanza è circa 10 AU o a 1.500.000.000 chilometri da terra. Più d'importanza comunque, la terra ha potuto ricevere più successivamente un acquazzone nasty di idrogeno caldo alcune settimane, il motivo reale per preoccupazione.
In breve, la maggior parte dei cilindri sopravvivranno l'effetto iniziale con l'atmosfera superiore del Saturno, perché sono destinate per fare quella, con successo sono stati esaminati ad una pressione di effetto di 19.600 PSI e più superiore a quello per ogni cilindro di assenza d'impatto pressure.16 ha uno schermo di calore che può sostenere le temperature al di sopra di 6400° F. La nozione che Pu-238 non può essere fissile è molto per sbaglio, almeno quando parlare di Saturno/Jupiter condiziona. Userò l'analisi del Jacco van der Worp ed inoltre ricorderò al lettore della prova declassified 1962 accennata più presto. Pu-238 ha una reattività normalizzata di 1.1 e un tasso spontaneo di fissione di 3440 neutroni per il grammo al secondo. Ciò provoca la dimensione critica nelle circostanze normali a 200 grammi (ecco perchè i cilindri sono mantenuti a 151 grammo o a 1/3 di libbra per evitare critico in Cassini). I cilindri continueranno a cadere e possono vagare a parte o rimanere insieme quando il mestiere si brucia in su - non importa molto perché ogni cilindro finalmente raggiungerà critico da sè quando la pressione costruisce abbastanza nella caduta in Saturno. Anche se i cilindri vagano a parte, ogni che è ancora intatto sarà bruciato da un acquazzone dei neutroni da tutto il cilindro che dà fuoco. Intorno a ¼ del plutonio può la fissione perché la pressione circostante del Saturno eleverà i risultati. Con 72 libbre (32.7 chilogrammi) di plutonio questo è equivalente ad un'esplosione dei 600 kiloton. Nel confronto, l'esplosione de Nagasaki ha usato 7 chilogrammi, 1.2kg di cui ha entrato in fissione ed ha causato un'esplosione dei 22 kiloton. Questa esplosione del Saturno genererebbe le temperature intorno a 100,000,000° K a causa dell'alta densità sul punto di la detonazione. Neppure l'interiore del sun non è che caldo (soltanto 30,000,000° K). Ciò è senso sopra la soglia affinchè la fusione cominci. Saturno è simile nel soddisfare al sole e gli stessi ingredienti possono fornire lo stesso risultato: accensione di intero corpo di idrogeno denso. 7
Rigenerando, recuperando e generare gli atmosfera
Il nostro atmosfera sta rigenerando costantemente per riportarsi “il normale„ dichiara. Ci sono stati periodi traumatici, naturalmente, quando l'atmosfera era sotto lo sforzo dall'esterno e da dentro, ma la terra ha recuperato sempre. Anche se una diga del Saturno potrebbe essere mortale per un breve periodo su terra, un recupero completo potrebbe avvenire in un aspetto dei mesi.
“Su terra, i contorni geologici sono accompagnati dalle estinzioni totali a cinque epoche durante gli ultimi miliardo anni. Due dell'più intenso di questi, il contorno di P/T circa 250 Mya ed il contorno di K/T (e l'estinzione dei dinosaurs) a 65 Mya, sono il più probabile essere associato con il danneggiamento di biosfera della terra attesa da un'esplosione importante del pianeta.„ 9
“[Su terra] lo stato dello strato di ozono oscilla fra povero ed eccellente ed il formato dei fori misurati nello strato di ozono inoltre va su e giù. Teoricamente, dato le circostanze adatte, cessare del usando i combustibili fossili come rifornimento importante di energia e di combustibile e del vietare dell'uso degli autoveicoli che non rispondono agli standard rigorosi delle emissioni, lo strato di ozono “riparerebbe„ in se. Il foro nello strato di ozono, dato le condizioni buone [] “guarire su„. Deve essere notato che gli eventi naturali quali i eruptions vulcanici possono anche avere un effetto drammatico sullo strato di ozono. Persino si pensa che i fori nello strato di ozono abbiano esistito molto prima che del giro industriale dell'umanità. „ 19
Titan, tuttavia, che alla gamma dello spazio in bianco del punto potrebbe richiedere alcuni anni per stabilizzarsi ed il relativi atmosfera e superficie cambierebbero drammaticamente con Saturno come sole. Il dynamics potrebbe allora esistere affinchè l'atmosfera del Titan sia trasformato “in un più earthly„ dichiara eliminando le circostanze che producono lo smog spesso. Titan potrebbe ottenere un inizio di scossa che va da primordiale riconoscibile al earthlike in alcune decadi con seminare adeguato e terraforming ha fornito da Earth. Mentre questo rapporto sta scrivendo, i dati stanno interpretandi dalla sonda del Huygens su Titan e le prime immagini restituite della superficie del Titan ci ricordano delle linee costiere earthly con i delta swampy, anche se lo sguardo fangoso può essere dovuto metano o gli stagni liquidi degli idrocarburi complessi.
“La luce visibile non può fuoriuscire dal velare di smog arancione che riguarda la superficie del Titan. L'atmosfera freddo asciutto della luna causa uno strato spesso di 300 chilometri di smog all'accumulazione. Lo smog, appena come su terra, forma quando la luce solare si interagisce con le molecole dell'idrocarburo. „ 18
“L'atmosfera del Titan, una miscela murky di azoto, metano ed argon, assomiglia a anni della terra più di 3.8 miliardo fa. Gli scienziati ritengono che la luna possa fare la luce su come la vita ha cominciato. L'individuazione degli organismi viventi, tuttavia, è una possibilità a distanza. 'Non è inammissibile, ma non è certamente il primo posto che abbia osservato,' ha detto Candice Hansen, uno scienziato per la missione di Cassini-Huygens. 'È realmente molto freddo'. Una mancanza di luce solare ha messo Titan in un deep-freeze, ostacolante le reazioni chimiche state necessarie per vita organica.„ 17
“Così, mentre molti dei processi geofisici esperti della terra si presentano su Titan, la chimica in questione è abbastanza differente. Anziché acqua liquida, Titan ha metano liquido. Anziché le roccie del silicato, Titan ha ghiaccio d'acqua frozen. Anziché sporcizia, Titan ha sistemazione delle particelle dell'idrocarburo dell'atmosfera ed anziché lava, i vulcani di Titanian fuoriescono il ghiaccio molto freddo.„ 26
Se la temperatura fosse sollevata significativamente a Titan, comincerebbe a più molto attentamente assomiglia ad una terra in anticipo. Il metano liquido (CH4) si girerebbe verso il metano e carbonio precipitato, il ghiaccio sporco (H2O) si girerebbe verso carbonio, acqua, vapore acqueo ed ossigeno, azoto ed argon è presente e l'idrogeno inoltre sarebbe molto disponibile, naturalmente. L'atmosfera della terra è azoto di 78%, ossigeno di 21% ed argon di 1%, metano, anidride carbonica del vapore acqueo, idrogeno e parecchi altri gas. Il metano volatilizzato precedentemente sulla superficie di Titan sarebbe sostituito da acqua da ghiaccio fuso.
Una punta circa Lucifer
Somma di mundi di Magister! - Sono padrone dell'universo!
Perchè generando una stella da uno dei nostri giganti gassosi è conosciuto comunemente come “il progetto Lucifer„? Il nome della stella potenziale era “Lucifer„ in primo luogo dubbed da corrente alternata Clarke in suo romanzo “2010„. Lucifer è di meno di un deity reale e più di un rappresentante di concetto di parecchie idee qui. Lucifer, letteralmente “luce-elemento portante„, rappresenta la ribellione, sostenendo dio-spedisce, portando il chiarimento ed acquistando padronanza della conoscenza. Lucifer è un simbolo di lanciare fuori del overlord e di fidarsi della luce da dentro, del concetto di scoppiare delle coperture subservient “di dominion del dio„ e di reclamazione dell'universo come suo proprio per conquistare. 20 21
Generalmente, il messaggio di Luciferian ha potuto essere:
“Sono stanco di adorazione del dio del 'di fairy-racconto' e di affidare il futuro al whim dei idiots e dei fanatics. Prenderò le redini del mondo nelle mie proprie mani e le guiderò come desidero, come posso, poichè altro lo permetterà a. Mi regolerò come dio. Con il vantaggio di conoscenza superiore e l'ultima tecnologia alle mie punte delle dita, regolerò come vedo appena. Potete esigere il godship anche ed unirli, o provare a generare il mondo nella vostra propria immagine. Tutto che dobbiate fare è di rendersi conto che siete inoltre degni ed allora di raggiungere la conoscenza ho guadagnato. Se non realizzerete ed accettare che siete un creatore godlike allora io non avergli pity per e continuerò a dominarlo fino a che non entriate nella luce.„
Rispetto ad un'accensione del Saturno, il messaggio ha potuto essere: “Vediamo se possiamo bruciare qualcosa realmente grande, come un pianeta! Vediamo se qualunque dio del '' li arresta! Saremo riconosciuti come dii all'interno dei nostri propri cerchi se riusciamo!„
“Lo spirituality„ “di Luciferian non conta sull'uomo mettente a nudo della sua natura, ma piuttosto abbraccia la sua natura ed il suo potenziale (godhood).„ 21
“La I [Lucifer] sono la fiamma che si brucia in ogni cuore dell'uomo e nel nucleo di ogni stella. Sono durata ed il giver di vita, tuttavia quindi sono la conoscenza di me la conoscenza della morte…„ - Aleister Crowley, il libro della legge. 21
Collegamenti antichi di Freemasonry e dell'Egiziano - perchè LEO del Rho in Virgo?
Questa sezione è un po'esoterico ed esamina a fondo i motivi simbolici possibili affinchè provare bruci Saturno così come gli effetti possibili su terra. Ci sono parecchie somiglianze fra le due missioni Galileo e Cassini: 1) entrambi ha i carichi utili simili del plutonio (Cassini, molto più), 2) entrambi i piani d'azione ha candidati della luna che potrebbero essere nuove terre (Europa, Titan), 3) che entrambi avranno avuto effetto su in un gigante gassoso con le circostanze che permetteranno una detonazione nucleare, 4) entrambi i mestieri avranno avuto effetto su mentre attraversano sotto la parte anteriore del Leo quasi sopra il LEO del Rho (schema C). Questo ultimo che discuteremo più dettagliatamente ora.
Questa posizione nel cielo, molto vicino al LEO del Rho è nel VIRGO tropicale di posizione dello zodiac, malgrado essere nella costellazione reale del LEO. Questa stella particolare, LEO del Rho, si trova appena sotto il ecliptic, (il percorso generale dei pianeti). Suggerisco che ci può essere un rituale di una certa specie che accende qui. La giusta ascensione 10.5 sembra essere significativa, (LEO è concentrato su RA 11, l'undicesima ora dello zodiac). Il Rho greco della lettera (r) è usato come una variabile per i calcoli di densità ed anche parola per denotare l'alimentazione come nel Sigma-Iota-Rho (Prudenza-Ideale-Alimentazione, il motto degli eruditi del Rhodes) ed il Rho è sinonimo con “Romi„ che significa Roma in greco. Il LEO della costellazione inoltre è conosciuto per essere uno di alimentazione e del kingship. Entrambi gli effetti sono stati cronometrati per accadere mentre i pianeti in questione sono direttamente sopra il LEO del Rho, molto vicino all'ascensione di 10.5 destre. Propongo che l'importanza qui sia tripla. In primo luogo, il LEO del Rho si riferisce a come il paw di destra “del leone„. Il Paw “del leone„ nel freemasonry ha importanza grande come nel allegory del Hiram Abif. In questa storia Solomon usa la presa del Mason matrice “del Paw del leone„ per resurrect Hiram dai morti, che è simbolico dello spargimento del Hiram la sua vecchia vita e svegliando anew nella sua nuova comprensione del mondo, un baptism delle specie. Questa storia è usata nell'inizio dei membri Masonic quando realizzano i livelli elevati di Freemasonry. La storia inoltre echeggia le caratteristiche simili della storia di resurrection di Osiris dell'Egitto antico. Molti rituali di Freemasonry si dicono per avere origine nelle religioni antiche di mistero dell'Egitto. I geroglifici antichi dell'Egitto caratterizzano una tenuta del leone un simbolo di una certa specie, possibilmente un pianeta, in sua mano destra sopra un corpo incline che sta circa per resurrected “da un livello guasto ad una perpendicolare vivente. „ 22 questo fanno parte dell'origine della storia del Hiram.

Secondariamente, il paw di destra del leone è simbolico del paw di destra dello Sphinx in Giza, dove altamente si dice che una volta, o la rete delle volte è stata scoperta verso la fine degli anni 90, ma il relativo soddisfare non ancora è rilevato. Un prophet famoso dal mid-1900 con una percentuale relativamente alta di esattezza dal nome di Edgar Cayce, ad esempio che “il Corridoio delle annotazioni„ sarebbe scoperto sotto il paw verso la fine degli anni 90, ma non sarebbe rivelato al mondo fino a che “il tempo non fosse di destra„. “Il Corridoio delle annotazioni„ doveva infine rivelare ad umanità le loro origini. Propongo che “il giusto momento„ per questa volta di essere aperto sia quando la NASA brucia con successo Jupiter, Saturno, o Nettuno, mentre sono nella posizione corretta del cielo, vale a dire Leo del Rho. Ciò indizio di volontà gli elitisti al fatto che il tempo sarà presto per “il baptism„ finale della terra. A questo punto la terra avrà di meno che un mese da prepararsi per il ejecta probabile da Saturno che verrebbe dopo un'accensione. Coloro che calcolerà che fuori a tempo e quelli “nel sapere„ avrà zone sotterranee da andare per a protezione per almeno 3 o 4 settimane durante l'acquazzone, forse più. Il ejecta di Saturno può mettere a nudo la parte dello strato di ozono della terra per un periodo di tempo che la lascia defenseless contro l'acquazzone come pure altri bombardamenti del raggio cosmico. Dopo che un'attesa notevole, la gente del carbonile potrebbe rinviare alla superficie per trovare danni o “la nuova realtà„ di terra. Che cosa è dispari è che questo è inoltre simbolico di morire ed è sepolto sotto la terra ed allora resurrected anew. Nei 3 o nei 4 che la settimana attende il tempo che prenderà affinchè il cast-off del Saturno arrivi a terra, io proporre che molti segreti stupefacenti siano rivelati riguardo alle nostre origini umane, segreti portati in su dalle volte dello Sphinx. Cayce inoltre rileva che dopo che “il Corridoio delle annotazioni„ sia rivelato, la terra soffrirà un cataclysm importante. Il puzzle misura insieme troppo molto attentamente tutti con i Freemasons presso la NASA che seleziona intenzionalmente DUE VOLTE una posizione molto specifica nel cielo finora. Devo concludere che la posizione è molto simbolica e che il simbolo È PAW di S del LEONE'.

In terzo luogo, ci sono inoltre tratti del IS-IS qui poichè la posizione nel cielo è conosciuta attualmente come VIRGO tropicale, la madre grande. Il IS-IS era la sorella/moglie di Osiris e la madre di Horus. Il IS-IS (Aset) è sinonimo con il VIRGO. Il VIRGO inoltre è stato associato con i vari goddesses antichi. Prendendo a questo un punto più ulteriormente vedo ancora un altra analogia: La madre grande (IS-IS), mangiando il suo uovo (Saturno), ha fertilizzato dal mestiere (Cassini), dopo che un'attesa significativa (giorni alle settimane), gli orsi un bambino grande (Horus/Osiris resurrected dai morti sotto forma d'una nuova stella stupefacente).

Fonte:The lucifer Project






“Se stesso, soltanto da se stesso. UNO, eternamente e singolo.” Platone.
"Fai ciò che vuoi, sarà tutta la Legge". A. Crowley.
"Il migliore dei mondi possibili, non è mai abbastanza."

09/07/2007 10:13
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In Sunshine( film) usano qualcosa di simile per riaccendere il sole morente..... comunque quanto plutonio si ipotizza sia necessario per una reazione a catena?

[Modificato da orione65 09/07/2007 10.14]

09/07/2007 17:27
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La sonda Dawn in missione verso Cerere
Un viaggio ai primordi della sistema solare

di LUIGI BIGNAMI

Tra il 7 e l'11 luglio la finestra utile per il lancio del vettore
Nel 2011 raggiungerà l'asteroide Vesta, nel 2015 il pianeta nano


Partenza rinviata a domenica 8 luglio per il maltempo e un piccolo problema tecnico al rifornimento di carburante. E sarà una missione verso gli inizi del sistema solare per comprendere come è nato e come è evoluto. La sonda a cui è stato affidato questo ambizioso compito è chiamata Dawn. Avrà come obiettivo lo studio ravvicinato di un asteroide, Vesta, e di un "pianeta nano" (così definito in base alla nuova classificazione dei corpi del sistema solare), Cerere. Entrambi sono oggetti che si formarono ai primordi della storia del sistema solare. Studiarli dunque, significa ottenere informazioni sui processi che hanno caratterizzato la sua formazione.

Spiega Chris Russell, responsabile scientifico della missione: "Durante la prima era del sistema solare, il materiale che componeva la nebulosa da cui è nato il Sole e i pianeti aveva caratteristiche diverse in rapporto alla distanza dal Sole stesso. Quanto più ci si spostava verso l'esterno tanto più la temperatura diminuiva. Per questo motivo i corpi più vicini al Sole assumevano una composizione rocciosa, di tipo terrestre, mentre quelli più lontani erano prevalentemente ghiacciati".

L'aver scelto Vesta e Cerere porterà i ricercatori ad osservare le due diverse situazioni. Vesta, che ha un diametro di circa 530 Km, è un corpo roccioso che potrebbe possedere un nucleo come la Terra e una superficie che mostra segni di una certa attività geologica e dunque potrebbe raccontarci molte cose su come si sono formati i pianeti simili al nostro. Cerere, che ha un diametro di circa 950 Km, al contrario, ha una crosta ghiacciata con minerali ricchi in acqua e potrebbe possedere una debolissima atmosfera. Assomiglia dunque molto di più alle lune ghiacciate dei grandi pianeti esterni del sistema solare.

Dawn porta con se tre strumenti principali: una macchina fotografica che riprende ciò che l'occhio umano sarebbe in grado di osservare, una all'infrarosso e uno spettrometro, ossia uno strumento in grado di studiare la composizione chimica degli oggetti. L'attrazione gravitazione che i due corpi eserciteranno sulla sonda permetterà inoltre agli scienziati di capire anche come sono formati al loro interno.

Dawn ha una finestra di lancio che inizia la mattina del 7 luglio e termina l'11 luglio. Al momento tutto sembra andare per il meglio. La sonda arriverà al primo appuntamento con Vesta nel 2011. Attorno ad esso rimarrà per 7 mesi. Dopo si sposterà verso Cerere, dove arriverà nel 2015 che studierà per circa 5 mesi.

Sembrerà che i quasi 5 anni necessari per raggiungere il primo obiettivo siano davvero tanti. La risposta sta nell'utilizzo del rivoluzionario motore ionico: è molto piccolo e richiede una quantità di carburante assai ridotta. Questo tipo di motore è già stato sperimentato con successo dalla Nasa in una precedente missione, la Deep Space 1. Il motore ionico funziona attraverso l'emissione di ioni di xenon (gli ioni sono atomi ai queli è stato tolto uno o più elettroni, lo xenon è un gas naturale) che vengono accelerati dall'energia prodotta da grandi pannelli solari. La continua accelerazione permette nel tempo di raggiungere grandi velocità, ma questo richiede mesi.

(5 luglio 2007)
09/07/2007 18:28
Nuovo post utilissimo, azzarel scusa perche non li apri due post su saturno e giove..........ci sono delle robe pazzesche e la colpa è sempre del tempo.

Bsci e abbracci a tutti!!!!!!!!
10/07/2007 15:05
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Al pari tuo Aralelex dispongo di poco tempo e non riuscirei a seguire anche quella cartella... [SM=g27819]
Orione non conosco la quantità di plutonio esatta a causare l'innesco, ti/vi lascio due link nei quali vengono mostrati due filmati che spiegano chiaramente quanto postato in precedenza:
Filmato 1
Filmato 2


“Se stesso, soltanto da se stesso. UNO, eternamente e singolo.” Platone.
"Fai ciò che vuoi, sarà tutta la Legge". A. Crowley.
"Il migliore dei mondi possibili, non è mai abbastanza."

10/07/2007 16:56
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non e' solo sul sistema solare , ma anche sui suoi dintorni [SM=g27828]

Universo ciclico

di: Alessio Mannucci

Martin Bojowald, professore di fisica alla Penn State University, ha introdotto un nuovo modello matematico-quantistico che al posto del Big Bang prevede un “Big Bounce”, secondo cui la nascita del nostro universo corrisponderebbe al collasso di un universo precedente, avvalorando la teoria dell'universo ciclico. La ricerca di Bojowald, che è stata annunciata sull'edizione on line di Nature Physics e sarà pubblicata sulla versione cartacea nel mese di agosto, suggerisce anche che alcune proprietà dell'universo primigenio sono impossibili da calcolare a causa delle estreme forze quantistiche che caratterizzano il Big Bounce.




Come descritto dalla Teoria della Relatività Generale di Einstein, l'origine del Big Bang è uno stato di non-senso matematico, una singolarità di volume zero che tuttavia conteneva una densità e un'energia infinite. Bojowald e altri fisici della Penn State University stanno dunque esplorando un territorio sconosciuto perfino ad Einstein, il tempo prima del Big Bang, usando una macchina del tempo matematica chiamata “Loop Quantum Gravity” (“Gravità Quantistica a Loop”). La loro teoria, che combina quella einsteniana della Relatività Generale con equazioni della fisica quantistica che non esistevano all'epoca di Einstein, è la prima descrizione matematica per stabilire sistematicamente l'esistenza del Big Bounce e dedurre le proprietà dell'universo primigenio. “Le equazioni quantistiche, non incluse nella Relatività Generale, sono necessarie per descivere le energie estreme che dominavano il nostro universo nelle sue prime fasi di evoluzione”, ha spiegato Bojowald.

La Loop Quantum Gravity, sviluppata all'Institute for Gravitational Physics and Geometry della Penn State University, è considerata oggi come lo strumento principale per raggiungere l'obiettivo ambizioso di unificare la relatività generale con la fisica quantistica. Finora, gli scienziati che stanno conducendo le indagini hanno scoperto che il punto di inizio del nostro universo aveva un volume minimo diverso da zero e un'energia massima non infinita. Proprio grazie a questi limiti, le equazioni della teoria continuano a produrre risultati matematici validi che stanno fornendo una finestra retroattiva per osservare il tempo prima del Big Bounce.

La teoria della gravità quantistica indica che la struttura dello spazio-tempo ha una geometria atomica intrecciata con una stringa quantistica mono-dimensionale. Una struttura violentemente lacerata dalle energie estreme che caratterizzano il tempo vicino al Big Bounce, che spingono la gravità a diventare talmente repulsiva che, invece di scomparire nell'infinito, come predetto dalla Relatività Generale di Einstein, l'universo si riversa nel Big Bounce da cui nascerà il nostro universo in espansione. La teoria rivela un universo in contrazione prima del Big Bounce, con una geometria spazio-temporale che altrimenti sarebbe stata simile all'universo attuale.

La teoria della Loop Quantum Gravity necessitava di un modello più preciso. Per questo Bojowald ha sviluppato un modello matematico per produrre delle soluzioni analitiche più esatte, risolvendo una serie di equazioni. Per essere ancora più preciso, Bojowald ha poi sviluppato un secondo modello, riformulando le descrizioni matematiche quantistiche, in modo da rendere il tutto più semplice e più esplicito. Le equazioni differenziali della gravità quantistica richiedono molti calcoli di numerose e consecutive sottili variazioni temporali; Bojowald le ha incorporate in un sistema integrato in cui una quantità cumulativa di tempo può essere specificata per aggiungere tutte le piccole variazioni.

Si tratta di equazioni che cercano di descrivere lo stato del nostro universo attuale in modo estremamente accurato, per poi viaggiare matematicamente nel tempo, fino agli stadi primigeni. Per fare questo, le equazioni contengono anche alcuni parametri “liberi”, non conosciuti con esattezza. Bojowald ne ha scoperti due complementari: uno è relativo quasi esclusivamente al tempo dopo il Big Bounce, l'altro al tempo prima del Big Bounce. Questi due parametri rappresentano l' “incertezza quantistica” del volume totale dell'universo prima e dopo il Big Bang. “Queste incertezze sono parametri addizionali che applichiamo in contesti quantistici come la teoria della gravità quantistica”, ha detto Bojowald, “per via dell'incertezza tipica della fisica quantistica, dove esiste una complementarietà tra la posizione di un oggetto e la sua velocità che impedisce misurazioni precise. Giungere a calcolare con precisione questi fattori di incertezza è praticamente impossibile”.

Bojowald è giunto alla conclusione che almeno uno dei parametri relativo all'universo precedente non sopravviverà al viaggio verso il Grande Salto, e che l'universo successivo, il nostro, non costituisce una perfetta replica del suo predecessore. “La ricorrenza eterna di universi assolutamente identici al momento è oscurata da una intrinseca dimenticanza cosmica”, ha concluso Bojowald.



Un nuovo modello cosmologico, in contrasto con le teorie relative al Big Bang, propone l'idea che l'universo può espandersi e contrarsi all'infinito.

Il modello ciclico proposto dai fisici Paul Frampton e Louis J. Rubin Jr., professori di fisica al College of Arts and Sciences della University of North Carolina, insieme al loro studente Lauris Baum, si divide in 4 parti essenziali: espansione, turnaround (inversione di tendenza), contrazione e rimbalzo. Durante l'espansione, l'energia oscura spinge tutti i frammenti di materia in parti così distanti che niente può fare da ponte tra i gaps. Tutto, dai buchi neri agli atomi, si disintegra. Questo punto, solo una frazione di secondo prima della fine del tempo, costituisce il turnaround, in cui ogni parte frammentata collassa e si contrae singolarmente, invece di riunirsi in una sorta di Big Bang rovesciato. Le varie parti diventano così un numero infinito di universi indipendenti che si contraggono e poi balzano di nuovo all'esterno rigonfiandosi in maniera simile al Big Bang. Solo uno di questi è il nostro universo. “Questo ciclo, che accade un numero di volte infinito, elimina ogni inizio e fine del tempo”, dice Frampton, “non c'è alcun Big Bang”. Come a dire: “Nulla si crea e nulla si distrugge”.

Il primo modello alternativo al Big Bang - relativo ad un universo oscillante, senza inizio e senza fine, secondo cui l'Universo si espanderà fino ad un certo punto, e poi si ritrarrà in uno stato simile a quello del Big Bang, quindi ripetendo il processo per l'eternità, attraverso il meccanismo del “Grande Balzo” (Big Bounce) - fu proposto nel 1930. Ma l'idea fu presto abbandonata, poiché le oscillazioni non potevano essere riconciliate con le regole della fisica, inclusa la seconda legge della termodinamica, secondo cui l'entropia non può essere distrutta. Ma se l'entropia aumenta tra un'oscillazione e l'altra, l'universo si espanderebbe ad ogni ciclo, “come una palla di neve rotolante”, dice Frampton. Frampton e Baum hanno aggirato l'ipotesi del Big Bang postulando che, al turnaround, ogni rimanente entropia sia in porzioni troppo distanti per poter interagire: divenendo ogni porzione un universo separato, si può supporre che ogni universo si contragga in assenza di materia e entropia. “La presenza di materia causerebbe difficoltà insuperabili alla contrazione”, dice Frampton.

Un'altra chiave fondamentale della teoria di Frampton e Baum è l'assunzione riguardo l'equazione matematica che descrive pressione e densità dell'energia oscura: secondo Frampton e Baum lo stato dell'energia oscura è sempre meno di -1, mentre il precedente modello ciclico proposto nel 2002 dai fisici Paul Steinhardt e Neil Turok aveva stabilito che il valore non era mai meno di -1. Questo valore negativo assunto dall'equazione di Frampton e Baum implica che la densità dell'energia oscura divenga uguale alla densità dell'universo e che ad un certo punto l'espansione si fermi, poco prima del “Big Rip”.


Data articolo: luglio 2007
Fonte: Space Daily

www.ecplanet.com/canale/astronomia-9/universo-120/1/0/32290/it/ecpla...
10/07/2007 17:56
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Si la quantita' di plutonio e' considerevole... pero' Saturno non possiede la massa sufficiente per sostenere una reazione di fusione nucleare, quindi al massimo si creerebbe una sorta di innesco a fissione e Saturno resterebbe con una bella cicatrice nerastra sula sua superficie di nuvole.....
10/07/2007 20:02
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Orione non penso debba trattarsi di una bufala, qualcosa di vero c’è; il plutonio 238 risulta essere fissile come evidenziato dalla prova avvenuta nel ’62 nel deserto del Nevada, inoltre quanto è avvenuto nell’atmosfera di Giove dopo che la sonda Galileo vi era entrata, dimostra almeno un tentativo di scatenare un qualcosa; è vero che per innescare un processo di fusione in un pianeta concorrono tantissime variabili, è altresì angosciante notare che l’atmosfera di Saturno risulta essere composta principalmente da idrogeno (97%) ed elio (3%)....Che senso ha far impattare una sonda contenente così tanto materiale radioattivo su di un pianeta, con quale diritto ci permettiamo di inquinare un corpo celeste? Non avrebbero potuto far proseguire la sonda alla volta di altri pianeti, che ne so Nettuno, Urano o Plutone? Tutto ciò mi lascia terribilmente perplesso.
Comunque questa è la mia opinione, non voglio certo convincerti della fondatezza delle mie asserzioni e rispetto il tuo scetticismo, sperando soprattutto che le cose vadano come tu hai prospettato.
Mi scuso con Sev7n per l’OT. [SM=g27821]


“Se stesso, soltanto da se stesso. UNO, eternamente e singolo.” Platone.
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10/07/2007 21:24
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Re:

Scritto da: azrael66 10/07/2007 20.02
Mi scuso con Sev7n per l’OT. [SM=g27821]



No problem !

e' un forum, quindi per definizione le informazioni vanno discusse e tutti i confronti e le idee sono ben accette, altrimenti si riduce solo ad una bacheca sterile dove "appendere" le nozioni.

[SM=g27811]
11/07/2007 08:23
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Relativamente a questa cosa,si, sono un po' scettico, pero'..... siccome sono un appassionato di Nostradamus( e con questo vado fuori argomento!) ieri sera sono andato a rivedermi qualche quartina e ho trovato questa che mi ricordavo non correttamente:


seconda centuria

quartina 41

La grande stella brucerà per sette giorni,
Nel cielo si vedranno apparire due Soli:
Il gran mastino urlerà tutta la notte,
Quando il grande Pontefice cambierà tutto il territorio.

inquietante....

11/07/2007 09:45
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Re:

Scritto da: orione65 11/07/2007 8.23
Relativamente a questa cosa,si, sono un po' scettico, pero'..... siccome sono un appassionato di Nostradamus( e con questo vado fuori argomento!) ieri sera sono andato a rivedermi qualche quartina e ho trovato questa che mi ricordavo non correttamente:


seconda centuria

quartina 41

La grande stella brucerà per sette giorni,
Nel cielo si vedranno apparire due Soli:
Il gran mastino urlerà tutta la notte,
Quando il grande Pontefice cambierà tutto il territorio.

inquietante....




Ma c'e' una versione online, divisa per quartine, dell'opera!
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